Note d’Arte – Amerigo Tot
(G. F., Il Momento, Roma, 16 March, 1947, p. 3.)
— by G. F.
Per chi non lo sa, Amerigo Tot, scultore ungherese: romanizzato, gira sempre portando un sasso in saccoccia, piccolo si intende: una breccia color d'ocra traversata da sottili vene turchesi.
Quel sasso egli lo carezza spesso con le dita poderoze e con certo qual piacere in quanto rappresenta il lavoro continuo fatto nel tempo dalla sabbia e dall'acqua, per arrivare alla perfezione di una forma: ad una scultura naturale, inconscia ma essenziale, conseguenza delle forze grandi misteriose e infinite della natura.
Egli vuole conquistare e tende ogni energia a realizzare una simile essenzialta ed unità.
Detto questo, il cittadino che rimanesse perpiesso di fronte alle opere esposte da Tot alla galleria del' « Obelisco », in via Sistina, vi spiegherà la ragione delle forme selvagge e rupastri delle due figure e l'amore per la sfera e per tondo che son nel disegni.
G. F.